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Ivan Basso Daily Blog

Giro dell'Emilia: Un coraggioso Davide Bais

Dopo la Sicilia, l'Emilia per la Eolo-Kometa, che disputava questo sabato la 104° edizione del Giro dell'Emilia, corsa vinta da Ivan nel 2004. Una gara che è stata prima animata da una fuga di 9 corridori, partita dopo 15 km e con la presenza del nostro Davide Bais. I nove fuggitivi hanno resistito fino al primo passaggio sulla salita di San Luca poi è stata l'ora della battaglia tra i big. Un finale con tanti attacchi ma l'azione vincente è stata quella di Primoz Roglic (Jumbo-Visma). La sua accelerazione è stata fatale a João Almeida, 3° a 3s e Michael Woods (Israel Start-Up Nation) a 5s.

 

Erik Fetter è l'unico corridore Eolo-Kometa ad aver finito la corsa, 48°, a 8:27. 

Davide Bais racconta la sua giornata in fuga: "Nel meeting sul pullman, prima di partire, mi era stato chiesto di entrare nella fuga di giornata: e ce l’ho fatta, quindi sono abbastanza contento. E dico abbastanza, perché ad essere sincero le sensazioni non erano buonissime: spero che la gamba migliori per le prossime corse".

 

 

 

- Classifica: 
 
1. ROGLIČ Primož (Jumbo-Visma) 4:54:26
2. ALMEIDA João (Deceuninck - Quick Step) a 03s
3. WOODS Michael (Israel Start-Up Nation) a 05s
4. YATES Adam (Ineos Grenadiers) a 10s
5. EVENEPOEL Remco (Deceuninck - Quick Step) a 28s
48. FETTER Erik (Eolo-Kometa) a 8:27
 
 
 
 
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02/10/2021
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4° Tappa Giro Sicilia: Ottime prestazioni di Edward Ravasi e Lorenzo Fortunato

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(Foto: Maurizio Borserini)
 
 
Era questo venerdì l'ultima tappa del Giro di Sicilia, con 180 km tra Sant' Agata di Militello e Mascala. Una giornata decisiva per la classifica generale, che era ancora indecisa stamattina. La prima fuga del giorno ha messo più di 50 km per prendere forma. Sette corridori, con l'Eolo-Kometa Edward Ravasi anche il britannico Chris Froome (Israel Start-Up Nation). Nell'ultima salita, Sciara di Scorciavacca (9,5 km a 6,5 %) c'è stato un bel forcing del nostro Edward. Ma nel gruppo l'UAE Team Emirates ha alzato il ritmo, provocando la fine della fuga. 
 
Poi è entrato in scena un famoso siciliano, "lo squalo dello stretto", Vincenzo Nibali. E il campione della Trek-Segafredo, vincitore dei tre grandi giri, è stato imperiale. Due anni e mezzo senza alzare le braccia, ma Vincenzo ha ritrovato il cammino del trionfo sulle terre che percorreva da bambino. Un primo gruppo è arrivato a 49s. Simone Ravanelli (Androni Giocattoli - Sidermec) e Alessandro Covi (UAE Team Emirates) hanno preso il secondo e terzo posto. Doppia gioia per lo squalo, che vince anche quest'edizione 2021 del Giro di Sicilia. 
 
Per la Eolo-Kometa, oltre la fuga di Edward, c'è l'ottima prestazione di Lorenzo Fortunato, che ha finito con i primi, 8° a 49s: "Sono contento della gara. Oggi è stata una tappa difficile, ma avevo buone gambe, mi sentivo bene. Ho il rammarico di non essere stato con Nibali quando ha iniziato, ma in termini generali sono contento, soprattutto in vista delle prossime gare che ci aspettano".
 
Edward racconta: "Oggi è stato il primo giorno in cui mi sono alzato e mi sono sentito bene. Nelle due tappe precedenti ho avuto qualche problema di stomaco, quindi mi sono concentrato a dare il massimo per aiutare i miei compagni di squadra. Oggi è stato diverso. Volevo essere al fronte. Dopo 70 chilometri di tappa siamo stati finalmente in grado di formare una fuga, ma nel movimento c’erano corridori ben posizionati nella classifica generale e per Movistar non è stato possibile dare alcun margine. Siamo riusciti ad arrivare all’ultima salita, e lì ho cercato di scappare da solo, ma era già difficile. Sono contento della prestazione della squadra e anche della mia forma. Continueremo a lottare nelle prossime gare di casa".
 
 
- Classifica 4° tappa:
 
1. NIBALI Vincenzo (Trek-Segafredo) 4:24:29
2. RAVANELLI Simone (Androni Giocattoli - Sidermec) a 49s
3. COVI Alessandro (UAE-Team Emirates) a 49s
4. BARDET Romain (DSM) a 49s
5. RESTREPO Jhonatan (Androni Giocattoli - Sidermec) a 49s
8. FORTUNATO Lorenzo (Eolo-Kometa) a 49s
30. RAVASI Edward (Eolo-Kometa) a 7:02
33. CHRISTIAN Mark (Eolo-Kometa) a 8:25
49. ALBANESE Vincenzo (Eolo-Kometa) a 13:21
79. RIVI Samuele (Eolo-Kometa) a 27:14
 
 
- Classifica generale finale: 
 
1. NIBALI Vincenzo (Trek-Segafredo) 18:09:50
2. VALVERDE Alejandro (Movistar) a 46s
3. COVI Alessandro (UAE-Team Emirates) a 49s
4. RESTREPO Jhonatan (Androni Giocattoli - Sidermec) a 55s
5. BARDET Romain (DSM) a 58s
8. FORTUNATO Lorenzo (Eolo-Kometa) a 59s
32. CHRISTIAN Mark (Eolo-Kometa) a 11:25
34. RAVASI Edward (Eolo-Kometa) a 11:53
39. ALBANESE Vincenzo (Eolo-Kometa) a 14:38
74. RIVI Samuele (Eolo-Kometa) a 40:18
 
 
 
 
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01/10/2021
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3° Tappa Giro Sicilia: Samuele Rivi in fuga, 7° posto per Lorenzo Fortunato

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Terza tappa del Giro di Sicilia questo giovedì con un percorso lungo di 180 km tra Termini Imerese e Caronia. E dopo due giorni per i velocisti, la parola era oggi ai scalatori, con gli ultimi tre chilometri in salita attorno al 6 %. Ma prima la battaglia dei favoriti c'è stata una fuga di otto corridori e con l'Eolo-Kometa Samuele Rivi. Il loro vantaggio ha superato i tre minuti ma il gruppo ha alzato il ritmo, mettendo fino alle loro speranze di vittoria.

 

Le squadre Trek-Segafredo e Movistar hanno fatto una grossa selezione e a Caronia un gruppo ristretto a 15 unità si è giocato la tappa. Il veterano Alejandro Valverde (Movistar) ha fatto parlare la sua esplosività a 200 metri dal traguardo. Il podio è completato da Alessandro Covi (UAE-Team Emirates) e Jhonatan Restrepo (Androni Giocattoli - Sidermec). Valverde è stasera il nuovo leader della gara siciliana.

 

Nel top 10 della tappa c'è il nostro Lorenzo Fortunato, 7°. Grazie alla sua ottima prestazione, nella classifica generale Lorenzo è a soli tredici secondi di Valverde: "Oggi è stata una tappa abbastanza tranquilla, almeno fino agli ultimi 3 chilometri: io avevo una buona gamba, sul finale ero un po’ indietro ma sono contento perché la gamba gira bene. E domani darò tutto per provare a vincere".

 

 

- Classifica 2° tappa:

 

1. VALVERDE Alejandro (Movistar) 4:42:29
2. COVI Alessandro (UAE-Team Emirates)
3. RESTREPO Jhonatan (Androni Giocattoli - Sidermec)
4. VELASCO Simone (Gazprom - RusVelo)
5. BARDET Romain (DSM)
7. FORTUNATO Lorenzo (Eolo-Kometa)
33. ALBANESE Vincenzo (Eolo-Kometa) a 1:13
42. CHRISTIAN Mark (Eolo-Kometa) a 2:50
51. RAVASI Edward (Eolo-Kometa) a 4:41
69. RIVI Samuele (Eolo-Kometa) a 11:15
85. FRAPPORTI Mattia (Eolo-Kometa) a 16:03
127. BELLETTI Manuel (Eolo-Kometa) a 20:30
 
 
- Classifica generale:
 
1. VALVERDE Alejandro (Movistar) 13:45:18
2. COVI Alessandro (UAE-Team Emirates) a 07s
3. RESTREPO Jhonatan (Androni Giocattoli - Sidermec) a 09s
4. GABBURO Davide (Bardiani-CSF-Faizanè) a 09s
5. BARDET Romain (DSM) a 11s
12. FORTUNATO Lorenzo (Eolo-Kometa) a 13s
33. ALBANESE Vincenzo (Eolo-Kometa) a 1:20
41. CHRISTIAN Mark (Eolo-Kometa) a 3:03
48. RAVASI Edward (Eolo-Kometa) a 4:54
69. RIVI Samuele (Eolo-Kometa) a 13:07
82. FRAPPORTI Mattia (Eolo-Kometa) a 16:16
118. BELLETTI Manuel (Eolo-Kometa) a 20:43
 
 
Profilo 4° tappa:
 
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30/09/2021
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Presentazioni Giro dell'Emilia, Coppa Bernocchi, Tre Valli Varesine, Milano-Torino, Gran Piemonte

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Sito ufficiale Eolo-Kometa Cycling Team
 
 
Il ciclismo è uno sport con profonde radici storiche che, in molti casi, risalgono ai primi anni del XX secolo o addirittura alla fine del secolo precedente. Molti dei suoi grandi eventi si sono tenuti più di cento volte o, a causa dell’influenza dell’evoluzione storica di un secolo con due guerre mondiali e una moltitudine di altri eventi alle spalle, almeno cento anni dalla sua creazione. Il ciclo competitivo che l’Eolo-Kometa Cycling Team affronta in questo tratto finale della sua prima stagione come struttura ProTeam è caratterizzato dal fatto che tutte le gare sono già centenarie. Cinque gare di un giorno di grande tradizione nel panorama italiano e continentale saranno il preludio al debutto della squadra azzurra nel primo Monumento della sua storia. Un tour italiano tra i centenari con un blocco di tredici corridori.
 
Il Giro dell’Emilia, giunto alla 104esima edizione, sarà la prima delle gare di questo intenso ciclo di competizioni. L’evento emiliano-romagnolo presenta un percorso molto duro, con più di 3.300 metri di dislivello accumulato sui suoi 195 km. Il terreno fino al Passo Brasa (8,3 km al 7%, pendenze del 10%) e Monte Luminasio – Medelana (7,3 km al 9%, pendenze del 18%) renderà più dura la prima parte di gara, quando la corsa entrerà nelle colline Bolognesi prima di un frenetico circuito finale di 9 chilometri in cui i corridori dovranno affrontare la salita al Santuario di San Luca (2,1 km al 10%, pendenze del 18%) in ben cinque occasioni, l’ultima delle quali è il traguardo. L’ungherese Erik Fetter, gli spagnoli Vicente Hernaiz e Diego Pablo Sevilla e gli italiani Davide Bais, Francesco Gavazzi e Luca Wackermann compongono il sestetto con cui la struttura professionale della Fondazione Contador prenderà parte.
 
 
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La mancata organizzazione del Gran Premio Buno Beghelli a Monteveglio per il secondo anno consecutivo, sebbene inizialmente previsto per domenica 3 ottobre, ha lasciato un giorno libero prima del prossimo impegno: la Coppa Bernocchi. La gara di Legnano, che costituiva il cosiddetto Trittico Lombardo insieme alla Tre Valli Varesine e alla Coppa Agostoni, arriva con il suo classico passaggio in Valle Olona e la salita del famoso Piccolo Stelvio, popolarmente conosciuto come il colosso alpino grazie ai cinque tornanti che la sua salita presenta. Non è una salita lunga, poco più di 1,5 chilometri, ma ha una pendenza del 7,1% con rampe del 16%, una zona conosciuta come Caramamma, e dovrà essere affrontata fino a sei volte. Un altro circuito urbano nella città di Legnano, più breve (6 km) ma anche difficile, farà la selezione finale. Vincenzo Albanese, Davide Bais, Mattia Frapporti, Francesco Gavazzi, Edward Ravasi, Samuele Rivi e Luca Wackermann saranno i sette corridori che prenderanno parte alla gara lombarda.
 
 
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Il giorno seguente, Vincenzo Albanese, Mark Christian, Erik Fetter, Francesco Gavazzi, Lorenzo Fortunato, Edward Ravasi e Luca Wackermann affrontano un’edizione molto festosa della Tre Valli Varesine. L’evento organizzato dalla Società Ciclista Alfredo Binda festeggia la sua centesima edizione in un contesto speciale, con una gran fondo parallela che è una vera celebrazione del ciclismo e il lancio di una corsa femminile. Si tratta di una gara in territorio varesino e per l’Eolo-Kometa Cycling Team solo questo è un aspetto molto importante. Il percorso 2021 propone un percorso di quasi 200 chilometri che partirà da Busto Arsizio e avrà un circuito finale nel capoluogo di provincia con le colline del Montello e la salita a Piazza della Libertà da Via Vigevano come punti a cui prestare la massima attenzione.
 
 
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Senza tregua, mercoledì 6, è la volta di una nuova edizione della Milano-Torino, la più antica di tutte le corse in termini di prima edizione, risalente nientemeno che al 1876. La corsa che unisce Lombardia e Piemonte si concluderà ancora una volta nel santuario di Superga, vicino a Torino, dopo l’arrivo a Stupinigi di un anno fa, più adatto all’ottimizzazione del calendario che i maggiori organizzatori hanno impostato insieme all’UCI per salvare al meglio un anno segnato dalla COVID-19. È stata l’unica volta che la Milano-Torino ha variato un arrivo a Superga che si è consolidato dal ritorno della gara nel calendario per il 2012. La Milano-Torino è una gara che ha avuto i suoi alti e bassi organizzativi e tra il 2008 e il 2011 non ha preso la strada. A quel punto, il passaggio attraverso Superga era già diventato un momento chiave della gara, anche se il traguardo si trovava nelle strade di Torino. Dal 2012, tuttavia, il doppio passaggio attraverso Superga e l’arrivo vicino alla basilica costruita da Casa Savoia dove molti dei suoi membri reali sono posati per riposare. Cinque chilometri molto costanti a una media superiore al 9% segnano questa salita. Davide Bais, Mark Christian, Erik Fetter, Lorenzo Fortunato, Edward Ravasi, Diego Pablo Sevilla e Luca Wackermann gareggeranno per la nostra struttura ProTeam.
 
 
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Il Gran Piemonte, giovedì 7, sarà l’ultima gara dell’Eolo-Kometa Cycling Team prima del suo debutto in uno dei cinque Monumenti del ciclismo. Una corsa con un profilo molto favorevole che invita a pensare nell’eterna battaglia tra gli avventurieri che cercheranno la fuga e le squadre che vorranno affrettare le loro opzioni in uno sprint di massa. Nel Gran Piemonte, lo spagnolo David Martín Romero, uno dei corridori che si è distinto in questa stagione nella struttura U23 della Fondazione Contador e che non ha potuto debuttare nel Tour Getxo come inizialmente previsto a causa della COVID-19, farà il suo debutto come stagista. Martin ha ottenuto quattro vittorie in questa stagione, due di loro nella Coppa di Spagna Elite e U23, e altri cinque all’interno di una top-3. Vincenzo Albanese, Mattia Frapporti, Francesco Gavazzi, Samuele Rivi e Diego Pablo Sevilla sono anche parte di una squadra completata, in quella che dovrebbe essere la sua ultima gara da professionista, da Manuel Belletti. Un grande applauso per questo grande professionista che appende la bicicletta al chiodo dopo quattordici anni di attività.
 
 
 
 
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30/09/2021
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2° Tapppa Giro Sicilia: Una volata e un 5° posto per Manuel Belletti

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(Foto: Maurizio Borserini)
 
 
Questo mercoledì la seconda tappa del Giro di Sicilia menava i corridori da Selinunte a Mondello. 173 km e uno scenario simile a quello di ieri : una fuga, di sei corridori, ripresa a 16 km dall'arrivo, poi un finale in volata e di nuovo una vittoria di Juan Sebastián Molano. Il corridore dell'UAE-Team Emirates è stato imperiale, battendo Matteo Moschetti (Trek-Segafredo) e Jakub Mareczko (Vini Zabù).
 
La Eolo-Kometa ottiene il 5° posto grazie a Manuel Belletti. L'altro velocista della formazione italiana, Vincenzo Albanese, secondo ieri e 29° oggi, spiega: "Ho perso qualche posizione a due chilometri dalla fine e non sono più riuscito a recuperare, ma va bene così. La gamba è buona, vediamo cosa ci riserveranno le prossime tappe. Questo Giro di Sicilia mi piace tantissimo, è una delle poche corse in cui oltre alla fatica riesco a godermi anche il paesaggio che è meraviglioso. Io continuo a stare bene, e quindi continuerò a provarci".
 
 
- Classifica 2° Tappa:
 
1. MOLANO Juan Sebastián (UAE-Team Emirates) 4:25:41
2. MOSCHETTI Matteo (Trek-Segafredo)
3. MARECZKO Jakub (Vini Zabù)
4. ONESTI Emanuele (Giotti Victoria - Savini Due)
5. BELLETTI Manuel (Eolo-Kometa)
29. ALBANESE Vincenzo (Eolo-Kometa)
51. FRAPPORTI Mattia (Eolo-Kometa)
58. RAVASI Edward (Eolo-Kometa)
75. FORTUNATO Lorenzo (Eolo-Kometa)
76. CHRISTIAN Mark (Eolo-Kometa)
111. RIVI Samuele (Eolo-Kometa) a 1:39
 
 
- Classifica generale:
 
1. MOLANO Juan Sebastián (UAE-Team Emirates) 9:02:42
2. FIORELLI Filippo (Bardiani-CSF-Faizanè) a 14s
3. ALBANESE Vincenzo (Eolo-Kometa) a 14s
4. MOSCHETTI Matteo (Trek - Segafredo) a 16s
5. RICHEZE Maximiliano (UAE-Team Emirates) a 16s
12. BELLETTI Manuel (Eolo-Kometa) a 20s
34. FRAPPORTI Mattia (Eolo-Kometa) a 20s
47. RAVASI Edward (Eolo-Kometa)  a 20s
56. FORTUNATO Lorenzo (Eolo-Kometa) a 20s
57. CHRISTIAN Mark (Eolo-Kometa) a 20s
113. RIVI Samuele (Eolo-Kometa) a 1:59
 
 
Profilo 3° tappa:
 
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29/09/2021
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1° Tappa Giro Sicilia: Volata e secondo posto per Vincenzo Albanese

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(Foto: Maurizio Borserini)
 
 
Il Giro di Sicilia iniziava oggi con una tappa di 179 km tra Avola e Licata. Una fuga di tre corridori ha animato la giornata ma è stata ripresa a 14 km dal traguardo. E la vittoria si è giocata in volata. Il più veloce questo pomeriggio è stato l'uomo dell'UAE-Team Emirates, Juan Sebastián Molano. Il colombiano ha battuto il nostro Vincenzo Albanese e il suo compagno di squadra, Maximiliano Richeze. 
 
Vincenzo ha comunque conosciuto le gioie del podio grazie alla maglia bianca del miglior giovane. Dopo l'arrivo ha raccontato la sua volata: "Sapevo che a 600 metri dalla fine c’era una curva secca e che sarebbe stato importante prenderla davanti per poi sparare a tutta. Siamo stati bravi ad essere nelle prime posizioni e ci ho provato, a 200 metri dalla fine mi sono girato e ho pensato che avrei potuto farcela. Peccato, la UAE è una grande squadra e Molano è velocissimo: peccato per l’ennesimo podio di questa stagione e per questa vittoria che non vuole arrivare. Ho una grande gamba e ci proverò ancora, a partire da domani: a dire il vero non pensavo di poter provare a vincere già oggi, pensavo più alla tappa di domani… Sono comunque contento, perché essere lì a giocarsela è sempre una grande cosa. Non sono arrabbiato, ci si arrabbia quando si cade e ci si fa male, non quando si sfiora la vittoria. Continuerò a cercarla, e arriverà prima o poi".
 
- Classifica 1° tappa:
 
1. MOLANO Juan Sebastián (UAE-Team Emirates) 4:37:21
2. ALBANESE Vincenzo (Eolo-Kometa)
3. RICHEZE Maximiliano (UAE-Team Emirates)
4. MOSCHETTI Matteo (Trek - Segafredo)
5. FIORELLI Filippo (Bardiani-CSF-Faizanè)
8. BELLETTI Manuel (Eolo-Kometa)
17. FRAPPORTI Mattia (Eolo-Kometa)
40. RAVASI Edward (Eolo-Kometa)
44. FORTUNATO Lorenzo (Eolo-Kometa) 
45. CHRISTIAN Mark (Eolo-Kometa)
128. RIVI Samuele (Eolo-Kometa)
 
 
- Classifica generale:
 
1. MOLANO Juan Sebastián (UAE-Team Emirates) 4:37:21
2. ALBANESE Vincenzo (Eolo-Kometa) a 04s
3. RICHEZE Maximiliano (UAE-Team Emirates) a 06s
4. ZURLO Matteo (Zalf Euromobil Fior) a 07s
5. CHRÉTIEN Charles-Étienne (Rally Cycling) a 08s
12. BELLETTI Manuel (Eolo-Kometa) a 10s
21. FRAPPORTI Mattia (Eolo-Kometa) a 10s
42. RAVASI Edward (Eolo-Kometa) a 10s
45. FORTUNATO Lorenzo (Eolo-Kometa) a 10s
46. CHRISTIAN Mark (Eolo-Kometa) a 10s
125. RIVI Samuele (Eolo-Kometa) a 10s
 
 
Profilo 2° tappa:
 
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28/09/2021
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Ivan: "Eolo World Tour? Serve tempo. Non sarà facile sostituire Cassani"

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(Foto Maurizio Borserini / Montaggio @IBdailyblog)

 

 

Intervista di Francesca Cazzinaga, OAsport 

 

 

Ivan Basso sta continuando a portare avanti un sogno, quello di plasmare una struttura ciclistica e condurla in una scalata attraverso le categorie. Nata nel 2013 sotto la guida della Fondazione Contador, gestita dai fratelli Fran e Alberto, la squadra ha corso per tre anni come Continental e quest’anno ha esordito nella categoria Professional con il nome Eolo-Kometa. Denominazione quindi rinnovata, colore e nazionalità anche. Da spagnola è diventata italiana, diventando così la quarta Professional nel nostro panorama. Basso da corridore ha avuto una carriera incredibilmente luminosa. Dopo l’oro iridato negli Under23, il varesino passa professionista nel 1999 e in una longeva carriera diventa uno dei più solidi riferimenti del movimento azzurro. Dai podi in classifica generale al Tour de France nel 2004 e 2005, ai successi in rosa al Giro 2006 e 2010. Ivan è stato anche capace di esprimersi ad alti livelli non solo nelle corse a tappe, ma anche in quella di un giorno come dimostrano i terzi posti alla Liegi-Bastogne-Liegi 2002 e al Giro di Lombardia 2004. Trentuno successi da professionista in 17 stagioni, con le maglie della Riso Scotti, Amica Chips, Fassa Bortolo, CSC, Discovery Channel, Liquigas e Tinkoff. 

 
 
- Ivan come stai? 
 
Sto bene grazie, non mi posso lamentare. Ho da poco finito la ricognizione del finale del Giro di Lombardia con tre ragazzi della squadre e ho pedalato un po’ anche io. 
 
 
- Un bilancio – ad oggi – di questa stagione per la vostra squadra? 
 
Il bilancio ad oggi è assolutamente positivo, ma per tirare le somme preferirei aspettare fine stagione perché abbiamo ancora 17 giorni di corsa in cui spero che la squadra possa lasciare ancora un segnale forte. Abbiamo 20 atleti, una quindicina di questi hanno dimostrato quello che mi aspetto, addirittura cinque di loro hanno fatto ancora di più. Cinque invece di questi 20 non sono stati in grado di performare come avremmo voluto e la prossima stagione non verranno confermati.
 
 
- Alessandro Fancellu, prima della caduta in allenamento a Lugano, non gareggiava dalla scorsa primavera. Che genere di problemi ha avuto? 
 
Alessandro ha avuto più problemi e non è mai riuscito a trovare la giusta continuità. È iniziato tutto da un’infiammazione che lo portava ad avere sempre dolori, come se fosse un’influenza prolungata. Poi nelle scorse settimane sembrava stesse meglio ma l’incidente ha compromesso chiaramente il finale di stagione. A prescindere dalla caduta ritengo che per i più giovani sia fondamentale lasciargli il tempo di crescere e quindi arrivare. E questo penso sia uno dei problemi di molte squadre Professional. 
 
 
- Ti aspetti che possa diventare un uomo da corse a tappe?
 
Sicuramente ha queste caratteristiche. Fancellu è un predestinato e quindi talentuoso ma bisognerà capire come può crescere sotto gli altri punti di vista, necessari per diventare un campione. 
 
 
-  Ci sarà un cambio di grafica sulla maglia in vista della prossima stagione? 
 
I colori sociali resteranno identici e quindi la nostra identità rimarrà la medesima.
 
 
- Qual è l’aspetto che più ti colpisce di Contador?
 
Ciò che più mi colpisce è l’entusiasmo che ci mette quando fa le cose. La nostra fortuna poi è stata quella di incontrarci quando ragionavamo da uomini e non da ragazzi che volevano diventare forti in bicicletta. Insieme abbiamo capito che cosa volevamo fare e giorno dopo giorno lo stiamo realizzando, portando avanti una struttura che conta circa un centinaio di persone.
 
 
- Credi che Juan Ayuso possa essere il nuovo Alberto Contador? 
 
Mi cogli un po’ impreparato, non conosco bene Ayuso ma tutti mi parlano di lui come un atleta fenomenale. Sinceramente però, ad oggi, non ho mai visto un atleta così forte da giovane (Ayuso ha 19 anni, ndr) mantenere questi livelli per anni. Anche noi ci stiamo ponendo delle domande per capire se siamo noi a non avere atleti di questo calibro oppure se siamo troppo ancorati alla crescita progressiva dei giovani corridori. Conosco meglio carriere come quelle di un Vincenzo Nibali o Elia Viviani che sono cresciuti nel tempo per poi maniere un altissimo livello per anni. Pogacar invece mi ha impressionato, è davvero un fuoriclasse. 
 
 
- Lorenzo Fortunato invece dopo un grande Giro d’Italia è rimasto piuttosto nell’ombra. Cosa ti aspetti da lui? Che genere di corridore può diventare? 
 
Fortunato ha fatto un avvicinamento al Giro molto importante. Dopo la Corsa Rosa ha vinto l’Adriatica Ionica Race e successivamente lo abbiamo fatto riposare. Abbiamo ripreso poi con un lungo periodo di allenamento in altura anche in vista della prossima stagione. Lorenzo è uno di quei corridori che da giovane ha vinto moltissimo poi però ha faticato inizialmente tra i professionisti. Secondo me nel giro di un paio d’anni troverà una solidità importante che gli consentirà di togliersi delle grandi soddisfazioni in corse a tappe o in quelle dure da fondisti come il Giro di Lombardia o la Liegi-Bastogne-Liegi. Lottare con i migliori al prossimo Giro d’Italia? Perché no… ma deve ancora migliorare, in salita così come a cronometro. E poi non dimentichiamoci dell’aspetto più importante, quello psicologico. Lui ha una bella testa e questa è indispensabile per dare il giusto ritmo a tutto il resto.
 
 
- Quali sono i progetti della Eolo? È prevista una tabella di marcia per approdare nel World Tour? 
 
In questo momento abbiamo un progetto ben chiaro per i prossimi due anni e un’idea di quello che faremo nei successivi tre. Non pensiamo troppo in grande, ma cominciamo a fare ciò che è possibile. Già passare da Continental a Professional è stato un bel passo in avanti e mi piacerebbe chiudere come miglior formazione Processiona italiana. Per una formazione World Tour oltre ai soldi serve esperienza e quindi tempo. Noi diventeremo grandi se e solo se le persone che lavorano con noi riusciranno a svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi.
 
 
- Si sta parlando di una possibile formazione World Tour con a capo Davide Cassani. Cosa ne pensi?
 
Chi è capace è giusto che lo faccia. Davide ha sempre svolto nel migliore dei modi tutto quello che ha fatto. È stato un buon corridore, un buon commentatore Rai e un ottimo ct. Cassani sa benissimo che la formazione World Tour è un punto di arrivo e quindi la conseguenza di un’academy che funzioni. Davide è una persona coerente che ha sempre portato avanti idee e progetti che poi si sono rivelati vincenti.
 
 
- Qual è invece il tuo pensiero sul dopo Cassani? 
 
Non ho seguito da vicino la vicenda. Tutti i canditati che ho letto sui giornali sono persone che conosco e che negli anni hanno fatto bene a questo sport, ma sostituire Davide non sarà facile.
 
 
- Chi secondo te può essere un buon C.t per la nostra Nazionale? 
 
L’ultima volta che sono stato in Nazionale ero con Franco Ballerini. Ecco, la persona che più mi ricorda il Ballerini è Bennati, ma è una questione personale legata ai miei ricordi da corridore. Il Benna ha molto del Ballero, come stile e capacità di muoversi. Rivedo Ballerini in Bennati, ma ripeto è solo una mia opinione.
 
 
 
 
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26/09/2021
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