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Ivan Basso Daily Blog

Ritiri e allenamenti

 


Ivan Basso, quei 18 mesi simulando corse con Aldo Sassi

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Enzo Vicennati, bici.pro

 

 

Tempo fa, parlando di come sia possibile allenarsi per essere vincenti già al debutto, Andrea Morelli citò come esempio l’esperienza di Ivan Basso con Aldo Sassi. Il varesino, fermato per 24 mesi, si era messo nelle mani dello scienziato di Como, direttore del Centro Mapei, per tornare competitivo alla fine della sospensione. E fu così che da aprile 2007 a ottobre 2008 la sua attività simulò quella che avrebbe svolto se fosse stato in gruppo.

 

"Ricordo benissimo quel periodo – dice Basso – fu una parentesi importantissima per la mia vita di atleta e di uomo. Servì tanta testa, abbinata a qualità molto particolari. Fu necessario fare in allenamento quello che avrei fatto in gara. Per questo individuammo degli obiettivi, abbinando alla preparazione fisica anche quella mentale".
 
 
- Come si svolse il tutto?
 
Cominciammo da aprile 2007, mettendo in atto (ovviamente in ritardo) la tipica preparazione invernale. Fu necessario anche concentrarsi sulla ripresa psicofisica, perché comunque le tensioni vissute durante le udienze e tutti i mesi precedenti erano state pesanti. Dal Lombardia e fino al 20 novembre feci il classico riposo invernale. E poi, a partire dal mio compleanno, iniziai alla pari con i futuri compagni che a quel punto erano in ritiro. Organizzammo la prima simulazione di corsa a tappe durante la Tirreno-Adriatico, facendo tappe della stessa lunghezza. Subito dopo simulammo il Catalogna. Mentre durante il Giro andai sullo Stelvio.
 
 
- Che cosa significa simulare una gara?
 
Riprodurre situazioni di corsa, con gli alti wattaggi e le velocità che si fanno in gara. Quando si faceva la crono, i rituali erano gli stessi di sempre, compreso il riscaldamento prima e il defaticamento poi. Solo che le crono su strada erano rischiose per il traffico, quindi andavo in velodromo.
 
 
- E le tappe in linea?
 
L’importante era arrivare ai watt di gara, cercando di concentrare le fasi alla massima intensità nel finale degli allenamenti. E poi si simulava l’andamento di una tappa. Quindi la partenza a tutta, poi una fase di calma e il finale a tutta. Simulavamo corse a tappe da un minimo di 2 a un massimo di 5 giorni. Ricordo che pubblicammo tutti i dati su internet, giorno per giorno.
 
 
- È difficile riuscire a tirar fuori vere prestazioni in simili condizioni?
 
Determinati valori di quell’anno, poi non li ho più avuti in tutta la carriera. Il mio record sul Cuvignone risale al quel periodo. Per questo credo che corridori come Roglic siano bravi a trovare la condizione solo allenandosi.
 
 
- Pare che sia molto logorante psicologicamente…
 
Fermi, per favore. Io sono malato di ciclismo e penso che le cose logoranti, probabilmente per averle vissute, siano altre. Un corridore che non ha piacere ad allenarsi o non è in grado di dare il meglio di sé in allenamento, non riesce a darlo neppure in corsa. Devi saper andare oltre, la testa e la determinazione ti permettono di farlo.
 
 
- Se fossi oggi un corridore, prepareresti la Tirreno correndo oppure allenandoti?
 
Andrei sul Teide e poi farei la Tirreno. Ancora il Teide e poi l’obiettivo seguente. A me piaceva e mi piace ancora allenarmi. Non avrei dubbi.
 
Al termine di quel periodo di allenamento, Basso rientrò alle gare cogliendo il terzo posto al Giro d’Italia e il quarto alla Vuelta, per poi ripresentarsi nel 2010 vincendo il Giro. Alle fine di quell’anno, Sassi si spense. Il suo risultato era stato raggiunto, come spiegò in una lettera che nella sua lungimiranza rivide anni di intransigenza Mapei. Grazie a Basso, Aldo aveva colto finalmente appieno la vulnerabilità dell’atleta e il suo bisogno di essere supportato.
 
 
 
 
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26/03/2021
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Giornate di nuovi colori e di lavoro duro in allenamento, nel clima mite del Levante spagnolo

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Da una parte la "tempesta Filomena", che con le sue abbondanti nevicate ha ricoperto di bianco gran parte del centro e dell’est della penisola iberica. Dall’altra la situazione sanitaria a livello continentale con i problemi dovuti al Coronavirus. No, non è certo il contesto più semplice per lavorare. Ma con le massime precauzioni e ottimizzando al massimo le risorse umane, con la creazione di una "bolla" di protezione contro il Covid-19, giovedì 19 ha preso il via il secondo ritiro pre-stagionale del team Eolo-Kometa, nell’impareggiabile cornice dell’Oliva Nova Beach & Golf Resort. Le regioni levantine di La Safor, Marina Alta e Marina Baja in questi giorni stanno ospitando la stragrande maggioranza delle squadre ciclistiche professionistiche: questo grazie alla benedizione di un clima mite e alla presenza di infrastrutture di altissimo livello. Il Coll de Rates, in queste settimane è la vetta più importante del ciclismo.

 

Giornate fatte di allenamenti intensi, di maniacale preparazione da parte dei meccanici, di organizzazione logistica, di pianificazione del calendario, di interviste con i giornalisti, di sessioni fotografiche e registrazioni video. Si lavora, tanto e sempre, dentro la bolla di Oliva. Il debutto stagionale è alle porte: domenica 24 la squadra correrà alla Clàssica Comunitat Valenciana. Per forza di cose, la squadra è sempre molto attenta alle evoluzioni quotidiane della situazione: non sono giorni semplici dal punto di vista della salute, non è semplice adattare la normale attività lavorativa al contesto attuale e ai vincoli stabiliti dall’autorità.

 

I ciclisti Mark Christian e John Archibald sono gli unici a non essere presenti al ritiro, a causa delle restrizioni fissate dalle autorità britanniche: per ora, il loro lavoro prosegue a distanza. Poi, c’è il resto: alcuni bagagli degli atleti non sono ancora giunti a destinazione… "Questa – sorride rassegnato una delle "vittime", Luca Wackermann – è la prima volta nella mia carriera che mi capita una cosa del genere…e ormai corro da qualche anno!".

 

Lavoro. Riposo. Questa è la routine quotidiana per i corridori della Eolo-Kometa. Per garantire il più possibile la sicurezza, il lavoro sul campo viene svolto in due gruppi ed evitando il più possibile il passaggio nelle aree urbane. Diego Pablo Sevilla, uno dei veterani della struttura e buon conoscitore del territorio, propone alcuni percorsi che non compaiono nemmeno sulle mappe. Ed è bellissimo vedere come nella pre-stagione il ciclismo professionistico viene ospitato dai paesaggi e dai percorsi più idilliaci del cicloturismo.

 

Ciclisti veterani ed esperti come Francesco Gavazzi o Manuel Belletti non sono diversi da quelli che si stanno affacciando al ciclismo "pro" come Arturo Grávalos o Davide Bais: nei loro occhi, brilla la luce dell’illusione, quella luce speciale che crea desiderio e motivazione."È davvero un bel gruppo, l’armonia è magnifica", dice Belletti. "L’atmosfera è davvero molto buona tra tutti, atleti e staff", rafforza Alejandro Ropero. Mattia Frapporti, un altro dei rinforzi del 2021, accarezza sognante la nuova maglia appena indossata. "È bellissima, vero? Sono davvero felice di far parte di questo progetto", dice.

 

Ore di pedalata con nuovi colori e nuovi materiali. Massaggi. Riposo. Magari qualche ora al pc. E anche un po’ di letture, anche tecniche. "A dicembre tutto questo era nuovissimo per me, ora tutto e tutti fanno più parte della mia vita e io sono ancora più a mio agio. Nei pomeriggi devo prendermi un po’ di tempo libero per continuare le mie lezioni di inglese e anche per fare progresso nel mondo dei massaggi, che mi affascina molto e che sto studiando", dice Arturo Grávalos.

 

In questi giorni, il direttore sportivo Jesús Hernández ha l’abitudine di uscire in bicicletta per l’allenamento con i ciclisti. Con alcuni, come Gavazzi o Belletti, ha anche avuto modo di gareggiato in gruppo quando era corridore. "Non sono una rarità: molti direttori sportivi escono con i ciclisti, soprattutto nelle giornate più tranquille. Loro mi fanno soffrire, si vendicano", scherza il madrileno. E aggiunge: "In un certo senso, il ruolo di direttore sportivo di per sé segna una barriera psicologica dal punto di vista del ciclista. In bici, per strada, parli al ciclista, scambi con lui opinioni, ti avvicini a lui. Quella barriera scompare. Penso che questo sia un momento molto utile e fruttuoso".

 

L’inizio della stagione 2021 si avvicina…

 

 

 

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17/01/2021
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Primo ritiro per la Eolo-Kometa

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Da questo lunedì fino al 17 dicembre la Eolo-Kometa sarà in ritiro in Spagna, a Oliva. Il primo incontro, previsto a novembre in Italia, era stato annullato a causa della crisi della covid e sostituito da riunioni virtuali. Ma i dirigenti hanno fatto di tutto per mantenere il tradizionale appuntamento di dicembre, creando una "bolla" sanitaria come lo spiega il Manager Sportivo, Ivan Basso, a Tuttobici: "Non abbiamo lasciato nulla al caso. È stato ed è un grande sforzo ma Alberto ed io abbiamo fortemente voluto questo ritiro perché è uno dei momenti fondamentali della nostra stagione. Abbiamo sottoposto tutti i partecipanti, e parlo di 45 persone, ai tamponi previsti e anche ad ulteriori esami con i test rapidi per scongiurare qualsiasi tipo di rischio. E al Nova Beach di Oliva vivremo in una bolla speciale: ci sarà del personale dell'hotel che si occuperà solo di noi, anche queste persone sono state tutte sottoposte a controlli, e avremo delle aree che non condivideremo con nessun altro ospite".

 

L'anno prossimo la formazione italiana diventerà pro e Ivan sottolinea l'importanza di riunirsi prima questo grande salto di categoria: "La nostra è una squadra nuova che si appresta ad una nuova avventura come Pro Team, è necessario creare lo spirito di squadra, l'armonia in seno al gruppo che può risultare determinante quanto e più i numeri dei wattaggi. Abbiamo bisogno di trascorrere tempo insieme per conoscerci, per capirci, per sapere cosa possiamo aspettarci uno dall'altro e per cominciare a costruire le dinamiche che sono alla base di una grande squadra. Resteremo in ritiro fino al 17 dicembre ed il prossimo weekend avremo anche due visite importanti: ci raggiungeranno infatti Luca Spada, titolare della Eolo, e Giacomo Pedranzini, numero uno della Kometa. Ci aiuteranno anche loro a fare gruppo, è importante che vogliano essere vicino alla squadra sin dal primo appuntamento, è un segnale che sarà apprezzato dai corridori".

 

Nonostante la bolla sarà possibile seguire la Eolo-Kometa tramite i suoi profili Twitter, Instagram e Facebook. Una squadra confinata ma connessa. 

 

 

 

 

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06/12/2020
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Oliva Nova Beach & Golf Resort ospita il primo ritiro della Kometa-Xstra

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Sito ufficiale Kometa Cycling Team

 

Oliva Nova Beach & Golf Resort di Oliva (Valencia) ospita il primo ritiro pre-stagionale del progetto continentale della Fondazione Alberto Contador. Kometa-Xstra 2020 rimarrà nelle sue eccezionali strutture fino al prossimo mercoledì 18 dicembre.

 

La bicicletta sarà la grande protagonista di questa dozzina di giorni in cui i ciclisti della Kometa-Xstra avranno ancora una volta l'opportunità di godere di un clima privilegiato per la pratica di questo sport, percorrendo molte strade che la Gran Fondo Alberto Contador propone anno dopo anno e che negli ultimi anni è diventato una destinazione preferita per le principali squadre internazionali.

 

Questi giorni, che incoraggiano e stimolano anche una maggiore amicizia tra corridori e staff, serviranno per effettuare test ed allenarsi. Saranno anche utilizzati per tenere diversi colloqui relativi alle dinamiche di squadra, ai materiali di gara, alla nutrizione o incontri con gli sponsor e i media.

 

Carlos Barredo, preparatore fisico della squadra continentale, supervisiona il lavoro dei ragazzi : "Questo primo ritiro è sempre importante perché è il primo momento in cui tutti i corridori lavorano insieme e possiamo vedere come hanno assimilato tutto il lavoro di queste settimane. Vediamo anche la loro evoluzione. Il fattore di coesione di un gruppo è sempre importante di fronte alla forte concorrenza".

 

È il secondo incontro dei tredici ciclisti della squadra anche se molto più intenso, da quando un mese fa i corridori hanno tenuto un incontro presso la Scuola di Ciclismo Plaza Eboli de Pinto, in cui hanno avuto l'opportunità di incontrarsi, o incontrarsi nuovamente nel caso dei sei veterani, con i principali sponsor e membri dello staff.

 

La Kometa-Xstra è composta dal danese Mathias Larsen, dal portoghese Daniel Viegas, dagli ungheresi Erik Fetter e Márton Dina, dagli italiani Antonio Puppio, Riccardo Verza, Giacomo Garavaglia e Alessandro Fancellu e dagli spagnoli Sergio García, Alejandro Ropero, José Antonio García, Diego Pablo Sevilla e Juan Camacho.

 

Dopo questo primo incontro, i corridori visiteranno le strutture di Premium Madrid nella città di Pozuelo de Alarcón per sottoporsi ad esami medici e prove di sforzo. Saranno divisi in due gruppi tra giovedì 19 e venerdì 20 dicembre.

 

A gennaio 2020 si svolgerà un secondo ritiro a Oliva Nova Beach & Golf Resort che sarà il preludio alla presentazione delle squadre, prevista per lunedì 27 gennaio, e al debutto in gara del gruppo continentale, nel Challenge de Mallorca, la cui XXIX edizione si terrà dal 30 gennaio al 2 febbraio.

 

 

 

 

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10/12/2019
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La Kometa-Xstra pone le basi dell'anno 2020 con un primo incontro nella città madrilena di Pinto

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Sito ufficiale Kometa-Xstra Cycling Team

 

 

La prossima stagione della formazione continentale della Fondazione Alberto Contador è iniziata questo lunedì con un primo incontro con lo staff, i corridori e con i suoi due sponsor principali. L’incontro si è svolto presso la sede della Scuola Ciclistica Plaza Éboli de Pinto. È stato il primo dei due giorni di colloqui, incontri, procedure burocratiche e preparativi che proseguiranno entro un mese nelle ottime strutture di Oliva Nova Beach & Golf Resort, luogo del primo ritiro pre-stagionale.

 

L'incontro di questo lunedì è composto dei sei ciclisti che erano già alla Kometa nel 2019 e costituiscono la base del terzo anno del progetto nella categoria continentale : l'italiano Antonio Puppio, l'ungherese Márton Dina, il portoghese Daniel Viegas e gli spagnoli Juan Camacho, José Antonio García e Diego Pablo Sevilla. "Abbiamo caricato le batterie e siamo pronti e desiderosi di iniziare la nuova stagione", ammette Viegas. "Sarà un anno molto importante per tutti noi e siamo sicuri che faremo bene", dichiara Dina. "La motivazione è enorme, ancora di più dopo questa prima stagione nella categoria", ha detto Puppio.

 

Tra i sette nuovi volti, aspettativa e desiderio. L'ungherese Erik Fetter, il danese Mathias Larsen, gli spagnoli Sergio García e Alejandro Ropero e gli italiani Riccardo Verza, Giacomo Garavaglia e Alessandro Fancellu hanno mostrato il loro entusiasmo per il viaggio che inizia oggi. "Sono molto felice, è una grande opportunità e non vedo l'ora", hanno detto Fetter e Larsen. "La motivazione è enorme", ha aggiunto Fancellu. "Non vedo l'ora di fare il mio debutto in gara", sorrise García.

 

Giacomo Pedranzini, CEO di Kometa, e John Rasmussen, CEO di Xstra Digital Storage, hanno voluto essere presenti a questo primo incontro con i corridori. Oltre ad accogliere i nuovi ragazzi e a fare una breve presentazione delle loro aziende, hanno anche augurato ai corridori i più grandi successi sportivi e hanno dimostrato il loro impegno per il futuro della squadra con discorsi pieni di emozioni. All'incontro era presente anche Pierluigi Negri, della Valtellina Turismo.

 

"Siamo fortunati di avere questi sponsor. Uno dei modi migliori per restituire il loro affetto e il loro sostegno è mostrare una grande immagine, dare tutto in competizione e renderli orgogliosi. Rispetto ad altre strutture sportive abbiamo una filosofia diversa, molto chiara, che va al di là di un progetto sportivo nella categoria continentale. Alla fine è un grande progetto con diversi obiettivi, non solo sportivi, ma intorno al mondo del ciclismo", ha spiegato Fran Contador, direttore generale di Kometa-Xstra, durante il suo intervento.

 

"Siamo fortunati perché abbiamo grandi sostenitori che scommettono anche su un progetto a lungo termine. Questo impegno ci dà più responsabilità. Durante le nostre prime due stagioni siamo sempre stati una squadra molto attiva. A volte siamo riusciti a vincere, a volte no, ma siamo sempre stati presenti in gara. E vogliamo continuare così, dando il massimo. Ho sempre difeso l'importanza dell'allenamento durante l’inverno, una base fondamentale per la forma durante i grandi appuntamenti primaverili ed estivi", ha concluso Ivan Basso, manager sportivo della squadra continentale.

 

 

 

 

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11/11/2019
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Ritiro in Valtellina per la Kometa

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La Kometa Cycling Team sarà dal 29 agosto al 4 settembre in Valtellina per un nuovo ritiro durante la quale parteciperà a due degli eventi ciclistici legati alla campagna Enjoy Stelvio National Park. Juan Camacho, Isaac Cantón, José Antonio García, Michele Gazzoli, Samuele Rubino, Diego Pablo Sevilla e Daniel Viegas, supportati dal corpo tecnico e meccanico della squadra continentale della Fondazione Alberto Contador, accompagneranno Alberto Contador e Ivan Basso per due giorni di natura ricreativa in cui la pratica sportiva sarà valorizzata nel quadro di un territorio di grande valore paesaggistico.
 
Le giornate del 30 e 31 agosto, tutti gli appassionati che lo desiderano potranno scalare due delle salite simbolo della Valtellina, come i Laghi di Cancano o il Passo dello Stelvio. Entrambe le proposte, che danno continuità alla salita del Mortirolo che si è svolta a luglio scorso, partiranno dalla città di Bormio, piccola patria di due dei principali sponsor del progetto sportivo continentale della Fondazione Alberto Contador come Kometa e Pedranzini. Si tratta di due eventi senza carattere agonistico, a iscrizione gratuita e in cui è obbligatorio l'uso del casco e per l'occasione la strada sarà chiusa al traffico.
 
Il 30 agosto vedrà la salita ai Laghi di Cancano, una salita di grande bellezza e non priva di durezza, con una spettacolare catena di curve nella parte centrale, una galleria travolgente scavata nel percorso nella parte superiore e un tratto finale senza asfalto. La strada sarà chiusa al traffico tra le 08.30 e le 12.30 del mattino. Il 31, il Passo dello Stelvio. Data la sua lunghezza e durezza, la salita a 2.758 metri di questo colosso alpino sarà interrotta per i veicoli tra le 08.00 e le 16.00 ore.
 
"La Valtellina ha alcuni dei migliori percorsi ciclabili del mondo e tornare su queste strade è sempre un vero piacere. I suoi paesaggi sono incredibili. E le sue salite, impressionanti. Questo tipo di iniziativa permette ai corridori professionisti qualcosa che non è facile in gara : godersi l'ambiente, assaporare i paesaggi. E, naturalmente, interagendo anche con gli amatori", dice Juan Camacho.
 
Inizialmente era prevista anche la presenza della squadra al Contador Day fissato per domenica 1 settembre, edizione in cui il Passo di Gavia sarebbe stato nuovamente protagonista, ma la grande frana di rocce sulla strada per Ponte di Legno la scorsa primavera, ancora irrisolta, ha impedito la sua celebrazione.
 
 
 
 
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27/08/2019
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Kometa Cycling Team in ritiro a Bormio

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Sito ufficiale della Valtellina

 

 

La Kometa Cycling Team, la squadra di ciclismo giovanile guidata da Alberto Contador e Ivan Basso, sarà in ritiro a Bormio per una settimana dall'8 al 15 luglio. 

 

Durante la sessione di ritiro, gli atleti si alleneranno lungo alcuni dei principali passi alpini che caratterizzano la Valtellina e che la rendono meta ideale per gli amanti del ciclismo su strada. Oltre al training, sono previste numerose attività collaterali che permetteranno agli atleti di vivere a 360° la Valtellina: degustazioni in cantina, momenti di relax alle terme, il Trenino Rosso del Bernina (patrimonio UNESCO) e, approfittando del ritiro del Torino FC a Bormio, momenti di incontro con altri grandi campioni dello sport che scelgono la Valtellina come destinazione per gli allenamenti.

 

Domenica 14 luglio, inoltre, è in programma la Mapei Day, famosa manifestazione di ciclismo e podismo lungo il Passo dello Stelvio che per l'occasione sarà chiuso al traffico veicolare: un'occasione per tutti, in primis per il Kometa Cycling Team, di godere appieno di uno dei passi alpini che hanno fatto la storia del ciclismo.

 

Kometa Cycling Team sarà inoltre protagonista del Contador Day, in programma il 1° settembre e aperto a tutti gli appassionati, durante il quale sarà possibile scalare da Bormio il Passo Gavia a fianco di Alberto Contador: clicca qui per maggiori informazioni

 

 

 

 

 

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05/07/2019
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